VMWare su smartphone, la fine dei nostri problemi di upgrade?

vmwarelogosmallSembra che VMware, software house famosa per i suoi prodotti di virtualizzazione server e desktop, stia lavorando per portare il suo prodotto di punta anche sugli smartphone. L’idea è quella di creare uno strato aggiuntivo tra il sistema operativo e il telefono in modo da permettere a più sistemi operativi di girare contemporaneamente su uno smartphone. A questo punto voi mi direte, e allora? Perchè dovrebbe interessarmi poter far girare, che ne so, Windows Mobile e Android sul mio G1? Beh, il punto secondo me non è tanto il fatto che sarà possibile usare OS di diversi produttori quanto la capacità di astrarre l’hardware generalizzandolo. Vediamo perchè…

Su desktop (e su server) VMWare non fa altro che creare dei PC “virtuali” identici, tutti con gli stessi componenti hardware simulati, una scheda di rete PCNet32, un controller SCSI LSI Logic e via dicendo. Questo significa che, in teoria, se io volessi sviluppare un sistema operativo tutto mio mi basterebbe creare i driver per quella scheda di rete e quel controller SCSI e avere il mio sistema disponibilie su qualunque tipo di hardware grazie all’astrazione portata dallo strato intermedio di VMWare.

In pratica con VMWare, all’uscita della nuova versione di Android (che ormai capita ogni 3 mesi) non sarebbe più necessario aspettare l’OTA o il firmware dal produttore del proprio telefono, basterebbe avere un immagine compatibile con l’hardware creato da VMWare. Essendo Android open se questo sistema dovesse diffondersi la probabilità di avere un firmware utilizzabile poco dopo l’uscita delle nuove release di Android sarebbe molto alta di fatto riducendo parecchio le problematiche a cui andiamo incontro ora (addirittura potrebbe distribuirlo la stessa Google).

Chiaramente queste sono solo supposizioni, senza considerare l’overhead introdotto da un software di virtualizzazione che rallenterebbe il tutto non poco, ma, visto lo sviluppo dei processori e considerando che questo software è previsto per il 2012 la cosa potrebbe esserre futuribile.

[notizia: computerworld]