Qualche giorno fa, alla Web 2.0 Expo di New York, Sony ha annunciato ufficialmente la disponibilità della sua nuova suite di sviluppo chiamata appunto WebSdk. Il progetto, non particolarmente innovativo, è quello di creare un framework Open Source (avvalendosi della collaborazione di PhoneGap) che permetta agli svluppatori di creare applicazioni Web (quindi CSS, HTML, Javascript e altro) in grado di funzionare su qualunque dispositivo (di Sony) ed interfacciarsi con il terminale tramite delle funzionalità bridge, probabilmente AJAX (per usare GPS, rubrica e altro). Le applicazioni così create saranno poi distribuibili anche tramite il normale Android Market o attaverso PlayNow lo store proprietario dell’azienda Giapponese. L’intento è chiaramente quello di uniformare i dispositivi Sony, indipendentemente dal sistema operativo, in modo da avere la stessa gui (Racheal / Nexus UX) e le stesse applicazioni (WebSdk) su tutti gli smartphone.
Non so a voi ma a me questa idea di Sony ricorda molto il progetto JIL, idea alla base di Vodafone 360, che consiste in una piattaforma simile che però permetterà di creare applicazioni non solo per Android o Symbian come nel caso di Sony ma per tutti i terminali in cui girerà il motore JIL (ovvero i device dei clienti degli operatori appartenenti all’iniziativa che per ora conta Vodafone, Verizon e China Mobile quindi un totale di oltre 1 miliardo di utenti).
Con l’aumentare delle piattaforme è evidente che i produttori saranno sempre più concentrati nel cercare di creare ulteriori layer di astrazione in modo da permettere agli sviluppatori di “sviluppare una volta distribuire ovunque”, questo era anche l’obiettivo di Java su PC e, insomma, sappiamo come è andata (e ironia della sorte queste due simil “vm”, nel caso di Android, girano proprio all’interno di un sistema Java)… Staremo a vedere, che la guerra abbia inizio.
Fonte: Sony